Compensare la CO2 degli eventi dal vivo, ibridi e phygital: come fare?
Anche se non ce ne rendiamo conto, tutte le nostre azioni quotidiane hanno un’impronta di carbonio, ovvero contribuiscono a inquinare l’atmosfera e l’ambiente attraverso emissioni di CO2.
Quello degli eventi è uno dei settori che, fino a pochi anni fa, si trovava probabilmente in cima alla lista delle attività umane inquinanti e non strettamente necessarie al sostentamento.
Il motivo è semplice: organizzare un evento dal vivo richiede innanzitutto lo spostamento di tantissime persone che, tutte insieme, confluiscono nel luogo designato per ospitare l’evento stesso, spesso arrivando da parti opposte del globo.
Questo significa innumerevoli viaggi in aereo, spesso anche molto lunghi, che sono tra le cause principali delle emissioni di CO2. Ma anche far alloggiare, dormire e mangiare tante persone rappresenta un dispendio ambientale non da poco.
Basti pensare a quanto spesso viene buttato via del cibo durante i catering degli eventi, o a quanto costi riscaldare e illuminare la location dove l’evento si svolge, o ancora a tutti i microspostamenti che vengono compiuti tra l’albergo dove soggiornano gli ospiti e la sede dell’evento stesso.
Anche gli eventi ibridi e digitali continuano ad avere un impatto sull’ambiente, sebbene in proporzione questo risulti ridotto rispetto a quello provocato dagli eventi dal vivo.
Come compensare la carbon footprint di questi eventi?
Semplice: attraverso il carbon offsetting.
Il carbon offsetting è l’attuazione di una strategia comprendente anche azioni diverse tra loro, e che ha come obiettivo la compensazione delle emissioni di anidride carbonica prodotta da determinate attività, come appunto l’organizzazione di un evento, attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 altrove.
Il primo passo è calcolare con un buon grado di approssimazione la propria impronta di carbonio: online esistono diversi tool, ma diciamo che in media un evento che prevede lo spostamento in aereo di 100 persone produce oltre 5 tonnellate di CO2.
Come compensarle?
Supportando progetti certificati di riduzione delle emissioni, acquistando crediti di carbonio (1 credito corrisponde a 1 tonnellata di CO2), contribuendo alla riforestazione di zone verdi del pianeta.
E ancora: investendo in infrastrutture per le energie rinnovabili, migliorando l’efficienza energetica della propria azienda e la gestione del ciclo di rifiuti e scorie legate sempre alla produzione aziendale.
In questo articolo abbiamo parlato di come compensare le emissioni ma è fondamentale ricordarsi che il primo passo per avere un impatto minore sull’ambiente è quello di ridurle, studiando modi alternativi di svolgere le attività organizzative e produttive.
Un esempio che ci riguarda è quello degli eventi aziendali: per far sì che questi siano meno impattanti per l’ambiente è possibile sia adottare una serie di accortezze se questo è dal vivo sia ridurre le emissioni a monte - o addirittura abbattendole del tutto - scegliendo la modalità full remote.
Un passo ulteriore consiste nell’abbattere significativamente le emissioni legate all’organizzazione di eventi scegliendo la modalità full remote, che riduce in maniera significativa non solo i costi, ma la carbon foot-print legata all’organizzazione.
Perché?
Perché gli eventi digitali:
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